Il Papa incontra i rabbini: “Il dialogo, non la guerra, è costruttore di pace”

“Non sto bene”, ammette il pontefice ma il Vaticano rassicura sulle sue condizioni di salute: “Solo un po’ di raffreddore”. Nel discorso consegnato ma non letto, Bergoglio condanna il conflitto in Medio Oriente e gli episodi di antisemitismo. Nel pomeriggio l’incontro con oltre 7mila piccoli da tutto il mondo: “Uccidere i bambini in guerra è una crudeltà”

 

Grazie di questa visita che a me piace tanto ma succede che io non sto bene di salute e per questo preferisco non leggere il discorso ma darlo a voi e che voi lo portiate“. Questa mattina Papa Francesco nella prima udienza in sala stampa vaticana, quella con i rabbini europei, ha pronunciato poche parole con la voce molto affaticata, alimentando qualche preoccupazione. Ma dalla sala stampa vaticana rassicurano sullo stato di salute del pontefice. “Papa Francesco ha un po’ di raffreddore e una lunga giornata di udienze. Aveva il desiderio di salutare individualmente i rabbini europei e per questo ha consegnato il discorso. Per il resto le attività del Papa proseguono regolarmente“, ha riferito il direttore Matteo Bruni.

Bergoglio è reduce da un intervento all’intestino a cui si è sottoposto lo scorso giugno al policlinico Gemelli di Roma. L’operazione in anestesia generale di laparotomia si era resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato, ovvero un’ernia formata su una cicatrice dopo un precedente intervento di chirurgia addominale. A causa di un’artrosi al ginocchio destro di cui soffre da tempo, inoltre la sedia a rotelle è ormai una presenza fissa negli spostamenti del pontefice.

Il Papa: “Il dialogo, non la guerra, porta alla pace”

Non le armi, non il terrorismo, non la guerra, ma la compassione, la giustizia e il dialogo sono i mezzi adeguati per edificare la pace, è uno dei passaggi contenuti nel discorso che il Papa ha consegnato alla Conferenza dei Rabbini europei. La Parola di Dio “orienta i nostri passi proprio alla ricerca del prossimo, all’accoglienza, alla pazienza; non certo al brusco impeto della vendetta e alla follia dell’odio bellico. Quanto è dunque importante, per noi credenti, essere testimoni di dialogo”, si legge.

Incontro in Vaticano fra il Papa e i bambini
Incontro in Vaticano fra il Papa e i bambini | Immagine frame VaticanNews.it

 

A proposito del conflitto tra Israele e Hamas, il pontefice ha condannato le violenze riesplose in Medio Oriente e gli episodi di antisemitismo: “Ancora una volta la violenza e la guerra sono divampate in quella Terra che, benedetta dall’Altissimo, sembra continuamente avversata dalle bassezze dell’odio e dal rumore funesto delle armi. E preoccupa il diffondersi di manifestazioni antisemite, che fermamente condanno”.

“Uccidere i bambini in guerra è una crudeltà”

La fitta agenda di Francesco è proseguita nel pomeriggio con l’incontro con oltre settemila bambini provenienti da 84 Paesi. “Voi siete una cosa meravigliosa, la vostra età è meravigliosa”, ha detto il Santo Padre ai piccoli raccolti nell’Aula Paolo VI. Il Pontefice ha ricordato che “tanti bambini stanno soffrendo per i disastri climatici, per la guerra e la povertà, non dimentichiamoli”.

Tra gli interventi, quello di una bambina palestinese, a cui Papa Francesco ha detto che “c’è gente cattiva che fa del male, fa la guerra, distrugge”. E poi si è chiesto: “Perché uccidono i bambini nella guerra. Questa è una crudeltà, un’ingiustizia”, ha scandito invitato i piccoli visitatori a essere “messaggeri di pace”. Durante l’evento in Vaticano, c’è stata anche l’esibizione sul palco del Piccolo coro dell’Antoniano.

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