Pensione di reversibilità: se non fai questa operazione rischi sanzioni da capogiro

Uno dei dubbi più frequenti tra i contribuenti riguarda l’obbligo di indicare la pensione di reversibilità nel 730. Ecco cosa stabilisce la legge.

La pensione di reversibilità è la prestazione a cui hanno diritto i superstiti di un pensionato deceduto.

pensione di reversibilità 730
La pensione di reversibilità va inserita nel 730? (cityzen.it)

Spetta al coniuge (o all’unito civilmente, anche dopo la separazione o il divorzio), ai figli e, in alcune ipotesi, ai genitori, ai fratelli e alle sorelle del defunto.

I titolari dell’assegno, tuttavia, si chiedono se vada specificata nella Dichiarazione dei Redditi e se debba essere tassata. Ecco la verità.

Pensione di reversibilità: ecco come inserirla nel Modello 730

La pensione di reversibilità va obbligatoriamente indicata all’interno del Modello 730 perché si tratta di un reddito soggetto a tassazione, in quanto imponibile IRPEF.

tassazione pensione reversibilità
Anche al pensione di reversibilità va tassata (cityzen.it)

Tutti i percettori, dunque, devono segnalarla all’interno della Dichiarazione dei Redditi, insieme all’eventuale reddito da lavoro dipendente.

Ci sono, tuttavia, delle ipotesi in cui si è esonerati dalla presentazione del 730 e, cioè quando il titolare percepisce una sola pensione e non possiede proprietà immobiliari (ad eccezione della prima casa). In queste circostanze, infatti lo Stato già conosce i redditi posseduti ed è sufficiente la sola Certificazione Unica.

Ma in che modo va tassata la pensione di reversibilità? In generale, si applicano le stesse regole stabilite per i redditi da pensione e, dunque, gli scaglioni IRPEF, che attualmente sono tre. Chi percepisce un reddito non superiore a 8.500 euro rientra nella cd. no tax area.

Ricordiamo, inoltre, che anche per i titolari di pensioni di reversibilità è disponibile la Certificazione Unica INPS, consultabile e scaricabile dal portale dell’Istituto di Previdenza. Basta accedere al sito con una delle credenziali digitali SPID, CIE o CNS e andare nella sezione riservata “MyINPS“. In alternativa si può utilizzare uno dei seguenti metodi:

  • scaricare l’app INPS Mobile;
  • telefonare il Contact Center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06.164.164 (da rete mobile, a pagamento in base al proprio piano tariffario). È disponibile anche il risponditore automatico al numero verde 800.434.320, tramite il quale si può richiedere la spedizione della Certificazione Unica presso il proprio domicilio. I pensionati che risiedono all’Estero possono usufruire del servizi chiamando il numero +39. 06.164.164, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 (ora italiana) e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana);
  • inviare una PEC all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, specificando la richiesta di ricevere la Certificazione Unica con tale modalità e allegando una copia del documento di identità del richiedente;
  • inviare una email all’indirizzo richiestacertificazioneunica@inps.it per chiedere l’invio della Certificazione Unica al proprio domicilio.
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