Si può smettere di lavorare in anticipo a 63 anni grazie a diversi strumenti. Ma il futuro di uno di essi è molto incerto e bisogna presentare presto la domanda.
Per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario maturare almeno 67 anni di anzianità anagrafica e 20 anni di anzianità contributiva. Attualmente, però, sono attivi vari strumenti di flessibilità in uscita, che consentono l’uscita anticipata dal mondo del lavoro anche a 63 anni.
Attenzione, perché non si tratta di misure effettive ma solo temporanee che, dunque, potrebbero non essere rinnovate per il prossimo anno. Per questo motivo, è fondamentale informarsi sulla durata delle stesse e sui termini entro i quali utilizzarle.
Ma quali sono i pericoli per i lavoratori e le lavoratrici che intendono andare in pensione prima dei 67 anni di età e in che modo è possibile evitare che i diritti maturati vadano perduti? Analizziamo la questione nel dettaglio.
Per il 2024, è ancora possibile andare in pensione a 63 anni. Per evitare che le varie modifiche legislative incidessero negativamente sull’accesso al pensionamento, molti contribuenti hanno sfruttato i vantaggi della cd. cristallizzazione.
Si tratta di un meccanismo che consente di congelare i requisiti maturati per la pensione anticipata, anche nel caso in cui questi cambino nel tempo o lo strumento di flessibilità in uscita venga abolito. La cristallizzazione è stata molto utile, ad esempio, per coloro che hanno beneficiato di Quota 100 e Opzione Donna.
Chi, infatti, ha raggiunto i requisiti richiesti dalla normativa prima del 2023 ha potuto smettere di lavorare sfruttando i vecchi presupposti anagrafici e contributivi di Opzione Donna, molto più favorevoli di quelli attuali, o ha potuto utilizzare Quota 100, che non esiste più.
Un’altra misura che consente la pensione anticipata è l’Ape Sociale, destinata a chi intende uscire dal mondo del lavoro a 63 anni. Questo strumento, tuttavia, rimarrà in vigore solo fino al 31 dicembre 2024 e non prevede la cristallizzazione del diritto maturato. Di conseguenza, chi non accede al pensionamento entro tale data, dovrà necessariamente attendere i 67 anni di età.
Il tempo, dunque, sta per scadere e bisogna approfittare al più presto di tale possibilità. In queste settimane, i sindacati hanno richiesto un intervento legislativo per assicurare la sopravvivenza dell’Ape Sociale e lasciare a disposizione dei lavoratori un ulteriore sistema per smettere di lavorare in anticipo o, almeno, per introdurre la cristallizzazione. Chi ha la possibilità di accedere alla misura deve sfruttarla al più presto, per non perdere i vantaggi.
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