Novità importanti per il pagamento del TFS, con delle modifiche che sono già attuative da gennaio 2024 ed altre in cantiere.
Negli ultimi anni una questione comune a quanti uscivano dal mondo del lavoro per pensionamento sono stati i ritardi nel pagamento del TFS. Con i nuovi tassi di interesse si offre una stretta proprio su questa possibile flessibilità, per rendere possibile per quanti devono ottenere una cifra consistente non attendere più tempi lunghi.
![TFS pagato ritardo interesse](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/01/persona-soldi-13012024-cityzen.it_.jpg)
I nuovi tassi di interesse previsti vengono applicati a gennaio 2024, quindi saranno conseguenti i pagamenti con i nuovi conteggi. Due anni di crescita lasciano il posto a un assetto forse non previsto con un taglio del 50%.
TFS in ritardo: scattano i tassi di interesse
I tassi si abbassano in maniera importante, dal 5% attuato per il 2023 si arriva al 2.5% del 2024, come annunciato dall’INPS in una nota che, attuando il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rende attuativa la procedura. In realtà in passato erano ben più bassi, guardando come sono variati nel corso del tempo.
![tassi interesse gennaio](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/01/persona-euro-13012024-cityzen.it_.jpg)
Guardando alla questione contributiva, si abbassano le sanzioni, per quanto riguarda le pensioni invece c’è un interesse legale del 2.5%. Per quanto concerne il TFS però non è solo questa la novità sostanziale che porta ad un cambiamento importante, bisogna valutare la decisione di insieme per poter stabilire come procedere.
Al momento i dipendenti accedono alla loro liquidazione in maniera dilazionata, possono passare fino a 5 anni prima di procedere effettivamente, cosa che nel tempo ha creato non pochi problemi e polemiche. Talvolta ci sono ritardi importanti e i lavoratori rischiano di arrivare alla loro quota dopo molto tempo. per questo si è scelto di procedere verso una legge che possa porre un freno a questa dilazione. La prima rata del TFS, come da proposta di legge, dovrebbe essere pagata entro 3 mesi dal pensionamento. Questo vuol dire andare a ridurre pesantemente le attese anche fino a 12 mesi. La prima rata del TFS è limitata a 50 mila euro, ovviamente le soglie più alte richiedono anche condizioni differenti, la nuova proposta porta la prima soglia a 63 mila euro, quindi adeguando la stessa in base all’inflazione.
I tassi di interesse applicati sono una “sanzione” che viene maturata laddove non vengano rispettate le tempistiche concordate. In realtà la proposta di legge sui tempi è molto più interessante e ha oggi più che mai valore a fronte di questo passaggio che dal 5% passa al 2.5% quindi, sostanzialmente, con una riduzione del 50%.