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Spinaci contaminati da erba molto velenosa: attenzione, gli effetti sulla salute sono preoccupanti

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Antonia Festa

Il Ministero della Salute lancia l’allarme in seguito alla contaminazione di due noti marchi di spinaci, nei quali è stata trovata una pericolosa erba velenosa.

Il Ministero della Salute ha richiamato in misura precauzionale due lotti di spinaci freschi di due famosi marchi. Secondo i primi rilievi, il rischio è la contaminazione da mandragora, un’erba tossica che può provocare gravi reazioni sulla salute umana.

Spinaci contaminati da erba velenosa (cityzen.it)

In realtà, non si tratta di una novità, perché già in passato erano state accertate delle contaminazioni da parte di numerose persone, finite in ospedale. La mandragora, infatti, è ricca di alcaloidi tropanici, delle sostanze allucinogene e ipnotiche, che rappresentano un serio pericolo per l’uomo, se i sintomi non vengono curati in tempo.

Nel suo comunicato, il Ministero ha invitato i consumatori ha controllare le confezioni di spinaci a casa e a restituire immediatamente i lotti interessati presso i punti vendita di acquisto, per avere un rimborso.

Pericolo mandragora negli spinaci: quali sono i danni da avvelenamento?

Il Ministero della Salute ha richiamato dal commercio due lotti dei marchi “Ambruosi & Viscardi” e “Selezione Qualità“, per sospetta presenza di mandragora. Nel dettaglio, si tratta del lotto L 206 LINEA 1 con data di scadenza 31/07/2024 di “Ambruosi & Viscardi” e del lotto L 203 LINEA 1 con data di scadenza 29/07/2024 di “Selezione Qualità“.

Rischio mandragora in due lotti di spinaci (cityzen.it)

La mandragola è una pianta erbacea molto tossica, tanto da essere assolutamente vietata anche in erboristeria (ad eccezione di alcuni usi in ambito farmaceutico, per la preparazione di medicinali per la cura di vari disturbi). Le sostanze contenute in questa erba sono prevalentemente alcalodi tossici e, nel dettaglio, L-iosciamina, atropina e sopolamina, che agiscono come anti-muscarinici e causano pericoli soprattutto al sistema nervoso centrale, all’apparato gastrointestinale e al sistema cardiovascolare.

I sintomi tipici da intossicazione da mandragora sono: secchezza delle fauci, visione offuscata, aumento della temperatura corporea, problemi di minzione, sonnolenza acuta, costipazione, tachicardia, vertigini e cefalea, delirio e allucinazioni, confusione e difficoltà respiratorie. Nei soggetti affetti da patologie pregresse o un grado di intossicazione molto elevato, l’avvelenamento può sfociare nella morte.

Per questo motivo, appena si avverte uno dei fastidi elencati, bisogna immediatamente avvertire il proprio medico o recarsi al Pronto Soccorso. Solo se gli effetti vengono colti in tempo, l’avvelenamento da mandragora può essere risolto senza conseguenze nefaste. Nelle ipotesi più gravi, potrebbe essere necessaria la somministrazione di un antidoto, la fisostigmina, oppure il ricorso a lavande gastriche o alla somministrazione di ossigeno e intubazione.

Poiché le foglie di mandragora presentano un coloro verde scuro e una forma simile a quella di spinaci, borraggine, bieta marittima e lattuga selvatica, gli esperti raccomandano la massima attenzione.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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