Si può guidare un’auto acquistata con Legge 104? La risposta è sbalorditiva

I disabili hanno accesso a diverse agevolazioni per l’acquisto di autoveicoli. Ma cosa succede se il mezzo in questione è guidato da un’altra persona?

La Legge 104 consente ai disabili di usufruire di varie agevolazioni per acquistare autoveicoli.

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Si può guidare l’auto del disabile? (cityzen.it)

In particolare, si possono richiedere l’IVA agevolata al 4% (anziché al 22%) e la detrazione IRPEF al 19%, entro un massimo di spesa di 18.075,99 euro, e l’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione.

Possono richiedere i benefici le seguenti categorie:

  • non vedenti;
  • sordi;
  • soggetti con ridotte o impedite capacità motorie;
  • persone con handicap fisico o mentale grave, per il quale si percepisce l’indennità di accompagnamento;
  • persone con gravi limitazioni della capacità di deambulazione o affette da pluri-amputazioni.

Ma il veicolo acquistato con le agevolazioni previste dalla Legge 104 può essere intestato a un familiare del disabile e può essere guidato da quest’ultimo, anche in assenza dell’invalido a bordo? Vediamo cosa stabilisce la normativa.

L’auto del disabile può essere guidata dai suoi familiari? Tutta la verità

La legge non impone alcun divieto ai familiari di un soggetto disabile di guidare un’auto intestata a quest’ultimo, anche se sono soli.

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Ci sono precise regole per chi utilizza l’auto di un disabile (cityzen.it)

Non è, dunque, obbligatorio che l’invalido sia a bordo, anche se il veicolo è stato adattato.

L’unica eccezione si ha per il contrassegno invalidi che, invece, richiede che il titolare si trovi nella vettura.

Precisiamo, tuttavia, che se il familiare usa l’automobile per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi, bisogna segnalarlo alla Motorizzazione e specificarlo sulla carta di circolazione, a meno che il conducente non sia convivente dell’intestatario del veicolo.

Attenzione, però, perché la circostanza che l’auto possa essere guidata da un soggetto diverso dal disabile anche se quest’ultimo non è presente non significa che del veicolo si possa fare un uso generico. È, infatti, necessario che l’auto sia utilizzata “in via prevalente” a vantaggio del soggetto affetto da disabilità e per gestire i suoi affari e soddisfare le sue necessità, anche se non si trova fisicamente a bordo.

Ricordiamo, infine, che la vettura acquistata con le agevolazioni della Legge 104 può anche essere intestata a un familiare del disabile, che ha materialmente sostenuto la spesa. È, però, richiesto che il titolare della Legge 104 risulti fiscalmente a carico del familiare intestatario dell’auto.

In conclusione, l’IVA agevolata al 4%, la detrazione IRPEF al 19% e l’esenzione dal bollo auto e delle spese per il passaggio di proprietà possono essere fruire sia dai soggetti affetti da disabilità sia dai familiari che li hanno fiscalmente a carico, a condizione che le spese siano effettuate a nome di uno di tali soggetti.

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