Come funziona lo skiplag, il trucchetto per risparmiare sul costo del biglietto aereo, che però presenta qualche rischio per i passeggeri
Di questi tempi di guerre, pandemie, e quindi (anche) di inflazione, risparmiare è diventato un mantra per qualsiasi cittadino italiano, anche per quelli che si vogliono godere i piaceri della vita. Viaggiare, per esempio, non rientra certamente tra le attività indispensabili per la salute di una persona, ma non per questo è meno importante di fare lo scrub al viso.
Partendo da questo presupposto, oltre ad aggiornare compulsivamente la pagina dei siti delle compagnie aeree low cost cercando un’offerta che possa farci risparmiare sul costo del biglietto, c’è un altro trucchetto, che arriva direttamente dagli Stati Uniti, per godersi un bel viaggio e non dover sborsare un capitale, cosa che di fatto accade sempre più spesso per chi decide di spostarsi in aereo.
Questo sistema si chiama skyplagging. Letteralmente “città nascosta” o ancora più evocativo “biglietto usa e getta” ed è il metodo che potrebbe farti risparmiare, anche se comporta qualche rischio. Vediamo insieme come funziona e cosa causa il fatto di usarlo in maniera compulsiva.
Lo skyplagging non è altro che un trucco che parte dall’acquistare un biglietto meno costoso con uno scalo nella città in cui si vuole viaggiare e poi non prendere il secondo volo. Facciamo un esempio pratico: vogliamo andare a Madrid, ma il costo del biglietto è troppo alto, quindi ne acquistiamo uno che va a Malaga, ma con scalo nella capitale spagnola, e non ci imbarchiamo per il secondo volo previsto per l’altra città. Semplice, no?
Ecco, di fatto non è per nulla difficile, ed è ancora di più alla portata grazie al sito Skiplagged, finito anche sotto accusa come recita il portale stesso, ma non immune da rischi. Le compagnie aeree, infatti, non vedono certamente di buon occhio chi utilizza questo metodo per viaggiare, perché di fatto perdono dei clienti a bordo, ma è comunque legale.
Non solo, difficilmente si potrà partire con più di uno zaino. Una volta in aeroporto, infatti, il bagaglio in stiva viene spedito direttamente alla località per cui è stato comprato il biglietto – nel nostro esempio a Malaga e non a Madrid -, ma capita spesso anche che una semplice valigia da mettere nel bagagliaio venga lo stesso spedita.
A questo si deve aggiungere il fatto che la compagnia aerea, capendo il trucco, possa anche non farvi imbarcare per il primo volo. Per quanto riguarda il ritorno, poi, è ancora più rischioso. Chi si avvale dello skyplagging, di solito acquista solo il biglietto d’andata con questo metodo.
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