Con la primavera alle porte, molti hotel e resort italiani stanno investendo in servizi benessere su misura per rispondere alla crescente domanda di esperienze personalizzate. Un trend in costante ascesa che mette al centro la figura del professionista del wellness.
Negli ultimi anni, il concetto di vacanza è cambiato. Non più solo relax e comfort, ma anche cura di sé, salute e trattamenti personalizzati. In questo contesto, i centri benessere interni alle strutture ricettive stanno diventando veri e propri asset strategici, capaci di influenzare la scelta della destinazione da parte dei clienti.
Secondo i più recenti dati del settore turistico, la domanda di wellness esperienziale è cresciuta esponenzialmente, soprattutto tra i viaggiatori italiani e stranieri di fascia medio-alta. Le persone cercano trattamenti che non siano standardizzati, ma pensati in base alle esigenze individuali: dal bisogno di drenaggio e leggerezza, al desiderio di ritrovare tonicità e benessere psicofisico.
A rispondere a questa esigenza non sono più soltanto le SPA di lusso, ma anche hotel di medie dimensioni e resort stagionali, che stanno rivedendo completamente la gestione dei propri spazi benessere.
A cambiare non sono solo le aspettative dei clienti, ma anche le modalità di gestione delle aree wellness. Molte strutture turistiche hanno scelto di affidarsi a partner esterni, uno tra tutti è sicuramente Bf Wellness, leader nel settore in Italia nella gestione delle SPA nei migliori resort italiani, per la progettazione e la gestione operativa dei propri centri, con l’obiettivo di garantire standard qualitativi elevati, continuità nei servizi e aggiornamento costante del personale.
Tra le aziende che si occupano di questo segmento, si distingue una nuova generazione di operatori specializzati in wellness management, in grado di integrare formazione, progettazione, scelta dei prodotti cosmetici e tecnologie estetiche in un’unica proposta coordinata.
In vista dell’estate, i trattamenti più richiesti includono:
Pressoterapia, utile per ridurre la ritenzione idrica e la sensazione di gambe pesanti;
Radiofrequenza viso e corpo, che sfrutta onde elettromagnetiche per migliorare il tono cutaneo;
Percorsi detox e snellenti, che accompagnano spesso programmi di remise en forme abbinati a consulenze nutrizionali o percorsi sensoriali.
Non si tratta solo di estetica, ma di veri e propri programmi orientati al riequilibrio psico-fisico, sempre più richiesti dopo periodi di stress o inattività prolungata.
L’inserimento di percorsi wellness strutturati all’interno delle strutture ricettive rappresenta oggi una leva competitiva importante per il settore dell’ospitalità, soprattutto nelle regioni italiane a vocazione termale o balneare.
Il benessere diventa così una forma di turismo tematico, capace di attrarre target specifici e di incentivare il soggiorno in bassa stagione.
Parallelamente, cresce l’attenzione verso la qualità dei prodotti utilizzati, la sostenibilità ambientale dei trattamenti proposti e la capacità del personale di instaurare un rapporto empatico e professionale con l’ospite.
Non si tratta soltanto di una moda passeggera: il successo del wellness nei contesti turistici rispecchia un cambiamento più profondo nella cultura dell’ospitalità.
Offrire benessere oggi significa prendersi cura della persona nella sua interezza, con attenzione alla salute, all’equilibrio e alla qualità dell’esperienza vissuta.
E i centri benessere, da semplici optional, si stanno trasformando in elementi centrali dell’identità di una struttura.
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