I passeggeri hanno dei diritti come la possibilità di chiedere il risarcimento in caso di ritardo del volo aereo. Vediamo quando procedere.
L’attesa è sempre noioso ma quando si tratta di dover aspettare che il proprio volo parta allora può diventare un vero incubo tanto da poter richiedere un risarcimento.
Un leggero ritardo è ammissibile quando si tratta di trasporti ma se l’accumulo dei minuti diventa sempre maggiore fino a diventare di ore allora i passeggeri hanno diritto di spazientirsi e pretendere indietro il rimborso del viaggio. Un ritardo può significare non riuscire ad arrivare in tempo ad una riunione di lavoro oppure ad una visita medica. Pure chi viaggia vorrebbe partire e ritornare nei tempi previsti onde evitare disagi.
Insomma, l’attesa di un aereo può causare complicanze che possono significare per il viaggiatore poter richiedere un rimborso del biglietto aereo più il risarcimento dei danni subiti. Spetta al passeggero, però, provare le conseguenze del ritardo nonché la correlazione con una colpa della compagnia aerea. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. L’onere della prova potrebbe rendere difficile il riconoscimento del risarcimento ma non impossibile.
Il ritardo di un volo è un possibile evento che si accetta nel momento in cui si acquista un biglietto aereo. Il passeggero non ha tutele di alcun genere sia con riferimento ad una partenza in ritardo che all’annullamento del volo stesso ma solo davanti a circostanze eccezionali come scioperi, condizioni metereologiche avverse, chiusure di aeroporti o dello spazio aereo oppure guasti del mezzo.
Non essendoci una negligenza della compagnia aerea il passeggero non potrà richiedere alcun risarcimento del biglietto. Si verifica una negligenza se, ad esempio, la compagnia non avesse comunicato il ritardo ai viaggiatori oppure non avesse effettuato una manutenzione. Qui i passeggeri avrebbero diritto a servizi gratuiti quali telefonate, cibo, bevande, soggiorno in albergo. È un diritto dei viaggiatori anche poter rinunciare al volo in caso di ritardo superiore alle cinque ore con conseguente rimborso oppure chiedere un trasporto sostitutivo pagato dalla compagnia.
Abbiamo parlato di rimborso ma non di risarcimento. Questo spetta unicamente se il ritardo è dovuto ad un errore, colpa o grave negligenza della compagnia aerea. Il passeggero che può provare questo errore o colpa potrà inoltrare richiesta formale di risarcimento alla compagnia e in caso di risposta negativa intentare una causa civile. Ricordiamo l’onere delle prove, bisognerà provare che i danni sono a causa della compagnia.
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