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Provate a non parlare fino a mezzogiorno, benefici sorprendenti!

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Valentina Trogu

Si chiama digiuno vocale e i benefici sono incredibili. Basta non parlare fino a mezzogiorno per notare effetti positivi sulla salute.

Il silenzio ha incredibili effetti sulla salute di mente e corpo soprattutto nel mondo frenetico in cui siamo abituati a vivere. Serve il digiuno vocale per ricaricare le energie.

Non parlate fino a mezzogiorno, che benefici! (Cityzen.it)

La ricerca del silenzio a volte si pone come un’esigenza personale. Viviamo circondati continuamente da rumori specialmente se si abita in città. Auto, moto, aerei, sirene, clacson, chiacchiericcio, musica, il nostro cervello è abituato ad un bombardamento continuo di suoni ma ciò non significa che sia un bene non far più caso alla confusione.

L’inquinamento acustico ha gravi conseguenze sulla salute delle persone, soprattutto con riferimento alla salute mentale. Per concentrarsi, rilassarsi, pensare c’è bisogno di silenzio. L’assenza di rumori aiuta ad allontanare lo stress e l’ansia, a ritrovare l’equilibrio psico-fisico e ad ascoltare il proprio IO. La scienza ha accertato i benefici del cosiddetto digiuno vocale, un periodo di silenzio che dura fino a mezzogiorno.

Quali vantaggio comporta il digiuno vocale

Praticare il digiuno vocale significa rimanere in silenzio fino a mezzogiorno. Certo non è semplice per chi si trova sul posto di lavoro, a scuola o a casa con altre persone. Eppure bisognerebbe cercare di ritagliare queste ore di digiuno almeno in alcuni giorni della settimana per godere dei benefici che comporta. In primo luogo secondo una ricerca del 2005 stare in silenzio fa diminuire la pressione sanguigna, perfetto per chi soffre di ipertensione. Studi successivi hanno rilevato come il digiuno vocale sia utile per ridurre i livelli di cortisolo ossia l’ormone dello stress.

Pro e contro del digiuno vocale (Cityzen.it)

Tra i benefici anche il miglioramento della capacità di ascolto garantendo un maggiore benessere psico-fisico. La tranquillità predispone verso l’altro ed ecco perché dovremmo integrare il silenzio in ogni giornata. Naturalmente occorre considerare anche i limiti del digiuno vocale. Stare zitti quando ci si trova insieme ad altre persone potrebbe essere visto come un segnale di asocialità e, dunque, si potrebbe venire considerati antipatici.

Inoltre se non si fa pratica di comunicazione si potrebbero avere delle difficoltà nel comunicare esigenze e sentimenti comportando, dunque, un rischio sociale. Bisogna, dunque, saper dosare anche il digiuno vocale senza eccedere né in un senso né nell’altro. Decidete un tempo da dedicare al silenzio che può andare da pochi minuti a qualche ora in base alle proprie esigenze e possibilità e il momento della giornata in cui applicarlo. Fondamentale anche lo spazio in cui si pratica e la concentrazione durante il digiuno vocale.

Valentina Trogu

Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.

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