Pronti all’ennesima batosta? Già dal 2025 gli stipendi saranno tagliati, i progetti del Governo

Il governo Meloni si è fatto un gran vanto per l’attuazione del taglio del cuneo fiscale e dei bonus mamme lavoratrici, ma adesso cambia tutto.

Anche senza essere esperti o politici, è facile intuire che le mosse del Governo stanno portando pochi vantaggi reali ai cittadini e contribuenti.

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Il Governo Meloni è pronto a tagliare nuovamente gli stipendi – Cityzen.it

Il taglio del cuneo fiscale, la decontribuzione per le mamme lavoratrici e i vari bonus elargiti qua e là non hanno certo reso il portafogli degli italiani più gonfi, anche perché ogni lieve aumento in busta paga è fagocitato dal rialzo dei prezzi di ogni bene e servizio.

Ma mentre l’Italia, come tutta l’Europa, pensa ad acquistare armi per difendersi “dagli attacchi di Putin”, i lavoratori e le famiglie si ritrovano sempre più poveri, perché semplicemente non ci sono i fondi. Ecco cosa sta per accadere.

Taglio al cuneo fiscale addio? Sì, per il 2025 non ci sono i soldi, e non è tutto

Ad oggi lo sgravio contributivo del 6 e 7% e la decontribuzione totale per le madri lavoratrici sta di fatto regalando qualche soldo in più in busta paga.

stop al taglio del cuneo fiscale nel 2025
Già dall’anno prossimo gli italiani avranno meno soldi e più tasse – Cityzen.it

Ma questo denaro non è sufficiente ai budget familiari per “rimediare” all’inflazione e al costo dell’energia, tanto per citare le problematiche più urgenti. Il Governo Meloni prima ha attuato questa manovra e poi ha tolto l’agevolazione sull’Iva del gas, e ha aumentato l’Iva sui prodotti per l’igiene femminile e sui prodotti per l’infanzia (alla faccia dell’aiuto per chi fa figli). E queste sono solo alcune delle mosse attuate dal Governo.

Non dimentichiamo che una famiglia oggi deve confrontarsi con aumenti di prezzo su qualsiasi cosa: assicurazioni auto, energia, prodotti alimentari (solamente l’olio extravergine di oliva è raddoppiato, passando da una media di 5 euro per una bottiglia di media qualità a 10-11euro) e qualsiasi dispositivo o articolo di uso quotidiano.

Ciò che sta per accadere farà ripiombare nella povertà – anche se nessuno ne è mai veramente uscito – milioni di italiani. Infatti giungono indiscrezioni secondo cui Meloni vorrebbe prolungare anche per l’anno prossimo le misure sopra citate, ma che probabilmente ciò non avverrà perché non ci sono le risorse. Servono infatti 10 miliardi di euro, che l’Italia non ha o non vuole spendere. In ballo ci sono i diktat UE sulla riduzione del debito e poi ci sono le spese per le armi e per la difesa.

Il Governo pensa allora di trovare i 10 miliardi per continuare col taglio del cuneo fiscale o aumentando le tasse o tagliando ulteriormente la spesa pubblica. Di conseguenza ancora più disagi e povertà. Una formula, questa, che non funziona, e non c’è bisogno di essere politici o economisti per capire che anche questo Governo sta facendo esattamente come gli altri: pensa a tutto tranne che a garantire giustizia e benessere ai propri cittadini. Chissà però che, a forza di tirare la corda, questa non si spezzi, e che il Sistema in cui viviamo ora crolli definitivamente.

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