La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto la pace contributiva per consentire ai contribuenti di coprire buchi contributivi.
Si può inviare la domanda di accesso alla pace contributiva o bisogna ancora attendere le direttive dell’INPS? I cittadini aspettano la Circolare con le istruzioni e i dettagli delle tempistiche.
Gli iscritti alle Gestioni INPS senza contributi al 31 dicembre 1995 possono riscattare i buchi contributivi precedenti al 2024. Tale opportunità sarà attiva per tutto il biennio 2024/2025 ed è stata definita dalla Legge di Bilancio 2024. La pace contributiva nasce come riscatto per coprire i periodi di vuoto, senza contribuzione a partire dal 1° gennaio 1996 per un massimo di cinque anni dal primo versamento fino all’ultimo entro il 31 dicembre 2023.
L’onere può essere a carico dei lavoratore o dei familiari oppure del datore di lavoro per scelta del dipendente ed entro il limite massimo del premio di risultato. In questo caso il datore di lavoro potrà farsi carico di una quota dell’onere che è pari, ricordiamo, al 33%. La pace contributiva ha un vantaggio fiscale associato ossia la deducibilità piena. Se l’onere sarà sostenuto dal datore di lavoro allora sarà deducibile dal reddito in impresa e da lavoro autonomo e non rientrerà nel reddito fiscalmente imponibile del lavoratore. Chi aderirà alla pace contributiva dovrà versare il dovuto a rate mensili senza interessi in un periodo massimo di dodici anni.
Lavoratori pubblici e privati, iscritti alle Gestioni INPS dipendenti e autonomi e iscritti alle Forme sostitutive possono approfittare della pace contributiva a condizione di aver iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996. La domanda dovrà essere presentata dall’assicurato o dai superstiti o parenti/affini entro il secondo grado secondo modalità ancora da definire.
Si attende, infatti, la Circolare INPS volta a definire l’operatività della procedura. Al momento, quindi, la domanda non può essere inoltrata. Nel frattempo consigliamo di calcolare l’onere economico relativo al riscatto. Il versamento, poi, potrà essere effettuato in un’unica soluzione oppure in un massimo di 120 rate mensili con importo minimo di 30 euro (senza applicazione di interessi). Ci sono dei casi in cui la rateizzazione non verrà concessa.
Se i contributi da riscatto saranno utilizzati per l’immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta e se questi contributi saranno determinanti per l’esito positivo di una domanda di versamenti volontari. Beneficiari e funzionamento della pace contributiva 2024 sono stati definiti. Non rimane altre che attendere la Circolare INPS che annuncerà la possibilità di inviare la richiesta di accesso al riscatto.
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