Il timore dei cittadini si trasforma in realtà. Il Fisco rende noto il nuovo sistema di accertamento per stanare i furbetti.
La lotta contro l’evasione fiscale diventa sempre più serrata. Ora il Fisco avrà un’arma in più, l’Intelligenza Artificiale. Sarà difficile eludere la Legge, anche per i piccoli evasori.
L’evasione è un atto illegittimo punito dalla Legge. Non importa il motivo per cui si cerca di eludere tasse o di non dichiarare quanto percepito. Criminali e cittadini gravati dal peso degli obblighi economici non sono differenti agli occhi del Fisco e lo saranno ancora meno davanti all’Intelligenza Artificiale. Le tasse vanno pagate da tutti, tranne da chi si trova nella no tax area IRPEF (sotto gli 8.500 euro).
Invece la stima è di un’evasione di 33,9 miliardi di euro nel 2024 di cui 3,9 miliardi attribuibili ai dipendenti. Eppure se tutti pagassero le tasse si avrebbe accesso a servizi migliori e ad un welfare più efficace. L’Italia potrebbe scalare qualche posizione nei Paesi più evoluti e performanti. Da qui il nuovo piano di attacco ai furbetti, un nuovo sistema di accertamento voluto dall’Agenzia delle Entrate. Alleata del Fisco l’Intelligenza Artificiale.
Il Decreto Accertamento numero 13 del 2024 prevede un uso intensificato dell’Intelligenza Artificiale nonché di altre tecnologie innovative volte a perfezionare la capacità di intervento e monitoraggio contro l’evasione fiscale. Il sistema prevede un confronto tra i dati disponibili (come già avviene) ma si aggiunge l’analisi probabilistica che cerca comportamenti fiscalmente pericolosi. Il fine è individuare chi potrebbe effettuare operazioni fraudolente e illecite.
L’applicativo – Tax net Va – utilizzerà le banche dati disponibili e sfrutterà un database a grafo per visualizzare schemi sospetti. Un sistema articolato che agisce sui rischi dei contribuenti presenti nelle banche dati degli ultimi cinque periodi di imposta e verifica l’evasione IVA nonché altri atti fraudolenti come la mancata emissione di fatture e scontrini. Il mirino verrà posto principalmente sui professionisti che si relazionano con i contribuenti. Grazie all’uso di algoritmi e delle applicazioni IA gli strumenti di prevenzione e contrasto dell’evasione diventeranno più precisi ed efficaci.
In questo modo l’Agenzia delle Entrate cerca anche di promuovere l’adempimento spontaneo per evitare accertamenti e conseguenze pesanti. L’IA dovrebbe servire come deterrente, insomma, per allontanare dai pensieri dei contribuenti l’idea di evadere il Fisco. Anche il nuovo sistema dovrà, comunque, tutelare la privacy dei cittadini utilizzando appositi sistemi non riconducibili direttamente ai nominativi durante lo scambio dei dati.
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