Nuova variante Covid si chiama FLiRT: allarme per ondata di contagi in estate in tutto il mondo, scienziati preoccupati

Da molto non si sentiva parlare di una variante Covid, invece gli scienziati stanno lanciando una nuova allerta per FLiRT.

Nonostante il nome di questa variante del Coronavirus ci porti a un’immagine intrigante, sembra che siamo di nuovo tutti a rischio. Gli esperti sostengono che il nuovo ceppo potrebbe innescare un repentino aumento dei contagi soprattutto quest’estate.

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Una nuova variante Covid, FLiRT, è sotto stretta osservazione – Cityzen.it

Il coronavirus, dunque, torna a fare paura, soprattutto perché il nuovo ceppo è comparso in tutto il mondo. D’altronde era intuibile che il virus non sarebbe scomparso magicamente ma che si sarebbe comportato come di consueto, mutando per tentare di espandersi.

La nuova variante Covid FLiRT è pericolosa? Cosa dicono gli esperti

Inizialmente la variante FLiRT era stata rilevata negli Stati Uniti, già all’inizio del 2024, ma poi le segnalazioni sono arrivate dai Paesi di tutto il mondo.

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C’è molta attenzione verso la nuova variante Covid – Cityzen.it

Al momento gli scienziati stanno monitorando attentamente la situazione, e pare che i nuovi ceppi non siano molto pericolosi, anche se come abbiamo imparato non è detto che ulteriori mutazioni non siano in grado di ribaltare negativamente la situazione. 

Il CDC americano ha fatto sapere che ad oggi il ceppo dominante negli Stati Uniti è il KP.2, che rappresenta il 28,2% di tutti i casi di infezione, una percentuale aumentata considerevolmente rispetto al 3,8% dei mesi scorsi. Anche i casi di KP.1.1, un’altra variante FLiRT, sono aumentati e rappresentano oggi il 7,1% dei casi. In Europa la situazione è analoga, perché le varianti sono state rilevate in ben 14 Paesi.

Secondo gli esperti, le nuove varianti producono proteine diverse che potrebbero non essere riconosciute né da chi ha effettuato le vaccinazioni né da chi ha contratto il Covid (con o senza vaccinazione, visto che è ormai noto che questa protegge dalle forme gravi ma non dà protezione assoluta) e mancano dunque vaccini aggiornati.

Il dato rassicurante è che le mutazioni FLiRT sono geneticamente simili a JN.1, una variante che lo scorso inverno ha dato sintomi lievi, e sicuramente minori rispetto alla forma iniziale che ha scatenato la pandemia.

Mentre gli esperti cercano di capire quali saranno i possibili scenari, la popolazione è invitata, come di consueto, a proteggersi con mascherine e aerando spesso le stanze.

Non sembra quindi esserci un vero e proprio allarme, dunque, almeno per ora. Anche perché forse la lente d’ingrandimento è più centrata sulle mutazioni del virus H5N1, che sembra stia diventando sempre più pericoloso per l’uomo.

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