Chi può andare in pensione anticipata sette anni prima della maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia? Ecco i requisiti.
C’è una possibilità di pensionamento con sette anni di anticipo ma sarà fruibile solo fino al 2026. Volete sapere se rientrate tra i lavoratori che hanno accesso a questo interessante scivolo?
L’uscita anticipata dal mondo del lavoro è il sogno di tanti lavoratori che non vogliono attendere i 67 anni per godersi il meritato riposo. Il sistema pensionistico italiano prevede diversi scivoli che permettono di anticipare la pensione ma sono riservati a chi soddisfa specifiche condizioni. La Manovra 2024 ha confermato, ad esempio, Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale seppure apportando modifiche che restringono la platea dei beneficiari.
Poi c’è la pensione per i precoci, la pensione anticipata ordinaria e la pensione contributiva per il pensionamento a 64 anni. Prevedono requisiti contributivi e anagrafici che difficilmente consentono il pensionamento a 60 anni, con 7 anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia. Interviene l’Isopensione a dare speranza ai lavoratori. Una possibilità confermata dal Decreto Milleproroghe che durerà fino al 2026.
Alcuni lavoratori possono andare in pensionamento anticipato fino a sette anni se lavorano in aziende interessate dall’eccedenza di personale. L’Isopensione viene, infatti, concessa ai dipendenti di datori di lavoro con più di quindici lavoratori se si verifica un’eccedenza di personale. I datori possono stipulare accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative per incentivare l’esodo dei dipendenti più anziani.
Ad essere coinvolti i lavoratori a cui mancano massimo quattro anni dalla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi) o dalla pensione anticipata ordinaria (41 anni e dieci mesi per le donne e 42 anni e dieci mesi per gli uomini). Gli accordi garantiscono che il datore di lavoro versi all’INPS le somme per l’assegno sostitutivo della pensione erogato al lavoratore e la contribuzione spettante.
Nessun problema di copertura, dunque, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Occorre sottolineare, però, che l’Isopensione non gode della rivalutazione automatica, non è compatibile con i trattamenti di famiglia e non prevede trattenute.
I quattro anni citati diventano sette fino al 2026 grazie alla conferma della proroga dello slittamento del termine di anticipo inserita nella Legge di Bilancio 2021. Significa che datori e lavoratori possono concordare piani di esodo anticipato a distanza di sette anni dalla maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria.
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