Ci sono farmaci che interagiscono con i raggi solari tanto da scatenare reazioni e patologie. Meglio conoscere i medicinali da non assumere.
In estate si va al mare per abbronzarsi e fare il pieno di vitamina D. Attenzione, se si stanno assumendo determinati farmaci è bene stare lontani dai raggi solari, potrebbero insorgere problematiche che sarebbe meglio evitare.
In estate fa caldo, le giornate sono lunghe e il sole splende quasi sempre alto nel cielo. Da qui la voglia di passare molto tempo all’aria aperta per godere dei vantaggi della stagione estiva. Niente di meglio per approfittare dei numerosi benefici del sole. L’elioterapia cura i disturbi della pelle, è un antistress naturale, aumenta le difese del sistema immunitario, fa bene ai muscoli e alle articolazioni favorendo la mobilità del corpo e il rilassamento muscolare.
Inoltre il sole aumenta il testosterone negli uomini e aiuta a dormire meglio influendo in modo positivo sul metabolismo. Per sfruttare al massimo tutti i vantaggi bisogna, però, mettere sempre una protezione solare ad alta gradazione. Inoltre bisogna sapere quando non è il caso di esporsi ai raggi solari perché si sono assunte medicine.
Alcuni farmaci se assunti quando ci si espone al sole possono interagire provocando eritemi, prurito, rossore, bolle, macchie scure. Prima di assumere un medicinale, dunque, occorre controllare le istruzioni per sapere se è il caso di andare ad abbronzarsi oppure no. Lo raccomanda l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Il ketoprofene, per esempio, è un antinfiammatorio che se applicato sulla pelle da chi si espone al sole può provocare una fotoallergia, una reazione allergica mediata dal sole che richiederà il ricovero in ospedale nei casi più gravi.
In generale, bisognerebbe non associare all’esposizione al sole
Di ogni farmaco, comunque, è consigliare verificarne la compatibilità con i raggi solari. Attenzione a non interrompere di vostra iniziativa una terapia farmacologica per poter andare a prendere la tintarella. Prima di qualsiasi decisione in tal senso occorrerà consultare il medico curante. Rimane consigliabile, comunque, evitare l’esposizione al sole e continuare l’assunzione dei farmaci.
Sottolineiamo, poi, come il dosaggio del farmaco sarà fondamentale nella definizione della sintomatologia. Più alto sarà il dosaggio maggiore sarà la probabilità di avere conseguenze gravi dato che i raggi UVA interagiscono chimicamente con il principio attivo del farmaco capace di provocare reazioni fototossiche. Infine, segnaliamo che tali reazioni possono manifestarsi anche dopo 1-3 giorni dall’esposizione al sole.
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