I contribuenti che presentano il Modello 730 possono usufruire di numerosi benefici. Ecco quali sono le regole dell’Agenzia delle Entrate per accedere a tutte le agevolazioni.
Dal sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare il 730 precompilato, che potrà essere inviato a partire dal 20 maggio.
Per verificare se le spese inserite dal sistema sono esatte, è necessario conservare tutta la documentazione ad esse relativa. Solo se si è in grado di provare di aver sostenuto determinati costi, si può accedere alle detrazioni e deduzioni fiscali.
Ma quali sono i documenti che bisogna tenere per evitare problemi in caso di controlli da parte del Fisco? A chiarirlo è la Circolare n. 24/2022 dell’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto, è necessario che le spese indicate nel Modello 730 siano state effettuate attraverso strumenti tracciabili e che le relative ricevute vengano conservate per almeno 5 anni.
Non serve, dunque, conservare necessariamente anche gli scontrini e le fatture perché è sufficiente provare il pagamento. Le detrazioni fiscali per gli acquisti in contanti sono ammesse solo per i medicinali e i dispositivi medici e per le prestazioni erogate del Servizio Sanitario Nazionale o da strutture private accreditate al SSN.
Tutta la documentazione, inoltre, deve essere allegata al Modello 730, al momento dell’invio.
Ma quali sono, nel dettaglio, i documenti che i contribuenti devono tenere con sè per difendersi nell’ipotesi in cui dovessero subire controlli fiscali? Vediamo cosa ha stabilito l’Agenzia delle Entrate.
Detrazioni fiscali Modello 730/2024: quali documenti bisogna esibire nel caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate?
I contribuenti che intendono beneficiare delle detrazioni e delle deduzioni fiscali devono conservare una specifica documentazione.
In particolare, si tratta:
- delle ricevute del bancomat o della carta di credito con cui è stata pagata la spesa;
- degli estratti conti bancari;
- delle copie dei bollettini postali e dei MAV;
- delle ricevute dei pagamenti tramite PagoPA.
In relazione all’estratto conto, va fatta un’importante precisazione. Se l’interessato paga con carta di credito o bancomat, la prova delle operazioni può essere garantita anche dall’estratto conto della banca legata alla carta. Si tratta di un vantaggio, soprattutto se si smarriscono le ricevute, perché basta collegarsi all’app del proprio istituto di credito e consultare le operazioni compiute.
Se, invece, non è possibile reperire in alcun modo la documentazione necessaria per attestare le spese indicate nel Modello 730, i pagamenti (compiuti con strumenti tracciabili) possono essere dimostrati attraverso annotazione sulla fattura o sulla ricevuta fiscale o sullo scontrino elettronico. L’annotazione va compiuta dal soggetto che ha ricevuto il pagamento.