Giustificazione dell’assenza alla visita di revisione: il metodo per non perdere le prestazioni economiche

Se si risulta assenti alla visita di revisione si rischiano la sospensione e la revoca dei sussidi economici. Ecco come evitare queste spiacevoli conseguenze.

I soggetti che percepiscono prestazioni economiche legate a uno stato di invalidità regolarmente riconosciuto da un’apposita Commissione medica devono sottoporsi, in alcuni casi, a visita di revisione.

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Si rischiano gravi conseguenze se ci si assenta alla visita di revisione (cityzen.it)

Nel caso in cui siano assenti, l’INPS può disporre la sospensione di tutte le prestazioni economiche fino a quel momento riconosciute. Se non si invia una valida giustificazione dell’assenza entro 90 giorni oppure se la giustificazione non viene ritenuta valida, scatta la revoca definitiva dei sussidi.

Per provare che l’assenza era inevitabile, è necessario fornire idonea documentazione dell’evento giustificante. Vediamo, dunque, quali sono i casi in cui il disabile può continuare a percepire i sussidi.

Assenza a visita di revisione: occhio alla giustificazione o scatta la revoca

La mancata presenza alla visita di revisione dell’invalidità civile comporta la sospensione cautelativa di tutte le prestazioni percepite dal disabile.

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Bisogna giustificare l’assenza alla visita di revisione (cityzen.it)

Per non rischiare di dire addio per sempre ai benefici, l’interessato deve, innanzitutto, raccogliere tutta la documentazione comprovante i motivi dell’assenza, come certificati medici e ospedalieri e dichiarazioni relative a emergenze familiari.

Bisogna, poi, comunicare la giustificazione all’INPS, entro 90 giorni dalla data di comunicazione della visita medica oppure della notifica della sospensione cautelativa. È sempre opportuno richiedere una conferma della ricezione della documentazione all’Istituto e un accertamento della validità della stessa.

Ma per quali motivi è ammessa l’assenza giustifica alla visita di revisione? Vi rientrano, ovviamente, le ragioni legate alla salute dell’interessato, che potrebbe essere ammalato proprio nel giorno prestabilito dalla Commissione medica INPS.

Tra le giustificazioni valide rientrano anche gli impegni improrogabili, come appuntamenti medici presi in precedenza e che non possono essere spostati oppure eventuali ricoveri ospedalieri o interventi chirurgici.

Il disabile potrebbe risultare assente per emergenze familiari, come incidenti o gravi malattie che coinvolgono i membri della sua famiglia oppure per imprevisti opportunamente documentati. Potrebbero, infatti, verificarsi calamità naturali, incidenti stradali o problemi logistici, che rendono impossibile la presenza alla visita medica di revisione.

In tutti i casi elencati, è obbligatorio esibire idonea documentazione, in grado di provare l’evento che ha determinato l’assenza all’appuntamento.

Dopo aver inviato la giustificazione, l’INPS provvederà all’esame di tutta la documentazione ed emetterà un giudizio finale. Nel caso in cui la motivazione presentata venga ritenuta valida, verrà fissata una nuova data per la visita dinanzi alla Commissione medica e, se l’accertamento avrà esito positivo, le prestazioni economiche riprenderanno a essere erogate.

Nell’ipotesi in cui la giustificazione non venga presentata o non venga considerata valida, l’INPS procederà con la revoca definitiva dei benefici.

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