Giornata mondiale dell’adozione, ecco perché è importante

I motivi per cui la giornata mondiale dell’adozione è così rilevante e perchè va festeggiata e onorata come celebrazione della famiglia.

Il #WorldAdoptionDay, ovvero la giornata mondiale dell’adozione, è un’occasione per celebrare il mondo delle adozioni. Un insieme di compagni a Los Angeles si è reso conto dell’assenza di una giornata dedicata alla celebrazione dell’adozione a livello globale. Pertanto, l’équipe di AdoptTogether ha organizzato e lanciato la prima edizione del #WorldAdoptionDay il 9 novembre 2014. Questa giornata è stata pensata con l’obiettivo di festeggiare la famiglia, sensibilizzare il pubblico sull’adozione e sollevare capitali per sostenere le famiglie nel processo di adozione.

L’importanza della Giornata mondiale dell’adozione

Ogni percorso di adozione presenta una storia unica, spesso nata da una situazione di sofferenza dove un bambino e una madre vengono, purtroppo, separati. Il #WorldAdoptionDay celebra la trasformazione e l’ottimismo che l’adozione può apportare.

Hand with smile
Foto | intek1 @Canva – cityzen.it

 

La proposta di Hank era di disegnare sulla propria mano un viso sorridente, fotografarlo e diffonderlo al mondo intero. Il feedback ottenuto è stato straordinario. Migliaia di individui hanno partecipato attraverso i social media, attirando l’attenzione di diverse agenzie giornalistiche e celebrità che si sono unite per diffondere i propri sorrisi.

Nel corso dei 9 anni dalla prima celebrazione di #WorldAdoptionDay, più di 60.000 persone provenienti da ogni angolo del mondo, rappresentando tutti i sette continenti, hanno partecipato alla celebrazione. Oggigiorno, numerosi ambasciatori in tutto il globo si radunano il 9 novembre per commemorare #WorldAdoptionDay, organizzando attività e festeggiamenti, riunendo persone di diversi estratti sociali per condividere le loro esperienze e celebrare le famiglie che si sono ricongiunte attraverso l’adozione.

Come rendere speciale questo giorno

Non esitare a festeggiare il 9 novembre. Per partecipare puoi semplicemente farlo disegnando un faccina felice sulla tua mano e promuovere la giornata tramite i social media con l’hashtag #WorldAdoptionDay.

La Giornata Internazionale dell’Adozione è un’occasione per commemorare l’adozione e coloro i quali ne sono stati influenzati, in modo diretto o indiretto, oltre a festeggiare il concetto di famiglia.

Il 9 novembre, tutta la popolazione è quindi invitata a partecipare ai festeggiamenti globali, un momento per celebrare l’amore familiare, sensibilizzare sul tema dell’adozione e raccogliere fondi a sostegno delle famiglie coinvolte nel processo di adozione.

Le varie tipologie di adozione in Italia, la situazione attuale

L’istituto legale dell’adozione offre la possibilità di stabilire un legame filiale non basato sulla consanguineità, ma su un rapporto giuridico, secondo le modalità prescritte dalla legge. A quale legge si fa riferimento? Si tratta della legge n. 184 del 1983, la legge n. 149 del 2001, la legge n. 476 del 1998 che ratifica la Convenzione de L’Aja, e l’articolo 291 del codice civile, e in cui tutti contribuiscono a definire e modificare il regolamento di adozione.

Quante sono le varietà di adozione disponibili?

Possiamo distinguere l’adozione legittimante (che conferisce allo stesso status di un figlio biologico nato dal matrimonio anche se attualmente non è più attuabile): questo genere di adozione taglia i vincoli con la famiglia naturale permettendo al minore di ottenere l’intera serie di diritti di un figlio biologico. Inoltre esistono adozioni in situazioni speciali e adozioni di adulti. Infine, l’adozione può essere sia a livello nazionale che internazionale.

L’adozione internazionale implica l’adozione di un bambino non italiano realizzata nel suo paese di origine, rispettando le leggi locali e davanti alle sue autorità. Esistono tre possibili scenari in questa situazione:

  • Primo caso – un minore straniero entra in Italia senza un decreto di adozione finale; tale decreto sarà preso in considerazione dal Tribunale per i Minorenni, responsabile secondo il luogo di residenza dei genitori adottivi, per un affidamento pre-adottivo. Alla conclusione di questo periodo, verrà rilasciato il decreto di adozione.
  • Secondo caso – un minore straniero entra in Italia con un decreto finale da un Paese che ha firmato la Convenzione de L’Aja del 1993; tale decreto sarà ratificato dal Tribunale per i Minorenni e verrà ordinata la sua registrazione presso l’Ufficiale di Stato Civile.
  • Terzo caso – un minore straniero arriva in Italia con un decreto definitivo da un paese che non ha aderito alla Convenzione de L’Aja; Il Tribunale per i Minorenni dovrà condurre un esame dettagliato prima di ordinare la registrazione presso l’Ufficiale dello Stato Civile.

L’adozione in situazioni specifiche, che cos’è? Si tratta dell’affidamento di un minorenne, senza generare un legame di parentela con coloro che lo adottano. Ad esempio, può essere richiesta dal partner del genitore del minore, da un parente, anche se single, o da qualsiasi individuo che, soddisfacendo determinati criteri stabiliti dalla legge e giudicati appropriati dal Tribunale, intende integrare il minore nella propria unità familiare. In questo contesto, il minore adottato diventa figlio adottivo di coloro che lo hanno adottato.

L’adozione di un adulto serve a proteggere principalmente l’interesse di un adottante senza prole, che vuole trasferire la sua eredità e il nome della sua famiglia. Questa può anche essere una strada per fornire un adeguato supporto ad un individuo che necessita di cure. A differenza dell’adozione di un minore, l’adulto adottato diventa il figlio adottivo dei suoi adottanti.

Che cognome acquisisce l’individuo adottato? Esistono diverse modalità a seconda della tipologia di adozione:

  • Nel caso di adozione legittimante, l’individuo adottato assumerà il cognome del padre adottivo, o se i coniugi lo richiedono, il cognome del padre sarà seguito da quello della madre.
  • In adozioni particolari, il cognome dell’adottante prevale su quello originariamente posseduto dall’individuo adottato.
  • Lo stesso vale per l’adozione di un maggiorenne, col cognome dell’adottante che viene posto davanti a quello precedentemente posseduto dall’individuo adottato.
  • Se l’adottato è di cittadinanza straniera, non acquisisce immediatamente il cognome dell’adottante per via della sua cittadinanza, a meno che il giudice non stabilisca diversamente durante la procedura di adozione.

Quando si tratta della questione della cittadinanza nel caso di adozione, esistono alcune differenze chiave a seconda se l’adottato sia un cittadino straniero minorenne o maggiorenne. Un individuo minorenne straniero che viene adottato ottiene automaticamente la cittadinanza italiana. Questo avviene dalla data in cui viene emesso il provvedimento definitivo all’estero o, nel caso in cui questo non sia definitivo, dalla data in cui viene emesso il provvedimento italiano. D’altra parte, se l’adottato straniero è maggiorenne, mantiene la sua cittadinanza straniera. Tuttavia, dopo un periodo di residenza di cinque anni in Italia, ha l’opzione di richiedere e ottenere la cittadinanza italiana, se lo desidera.

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