Il clima di questa prima parte dell’anno ha portato molti danni, soprattutto nel comparto agricolo: prezzi record per le ciliegie, e non solo.
Torna a diventare virale il prezzo al chilo delle ciliegie, il frutto estivo per antonomasia, che però negli ultimi anni ha innescato la creazione di tanti “meme”.
Un po’ come le castagne in autunno, e altri fenomeni simili che con regolarità si manifestano nei supermercati. I prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli, infatti, hanno delle dinamiche particolari, che esulano dalla consueta inflazione.
A Milano sono state viste confezioni di ciliegie al prezzo di 20 euro al kg, cifra ovviamente altissima e forse rara, ma la media nel resto d’Italia si aggira sui 10 euro al kg. Perché sta succedendo? Ecco le spiegazioni.
Di fronte a prezzi così alti di un particolare frutto di stagione, è normale chiedersi il perché. Oggi le ciliegie sono diventate quasi un prodotto di nicchia, perché non tutti possono permettersi di pagarle così tanto. Eppure, proprio perché di stagione e non primizie, dovrebbero trovarsi negli scaffali a prezzi “normali”.
Le cause di questo aumento folle sono da imputarsi ai cambiamenti climatici, e ad affermarlo non sono solo gli agricoltori ma anche realtà come la Coldiretti.
In Puglia si è infatti chiesto addirittura lo stato di calamità, perché a causa della siccità la produzione delle ciliegie è crollata del 50-60% rispetto all’anno scorso.
Situazione opposta, ma ugualmente tragica, a Modena, in Emilia Romagna, dove le piogge torrenziali, la grandine e le gelate tardive hanno compromesso il raccolto delle piantagioni di ciliegie a Vignola.
Il prezzo, d conseguenza, è schizzato alle stelle, perché gli agricoltori devono compensare le perdite. Ma oltre a questo, vi sono altri pericoli che incombono sui consumatori.
Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che al supermercato i prezzi alti potrebbero riguardare anche prodotti provenienti dall’estero, per via di mera speculazione. Oppure, di contro, i consumatori potrebbero trovare tra i banchi dell’ortofrutta ciliegie più economiche provenienti però da Paesi dove non ci sono regole rigide come da noi in merito a uso di pesticidi o altre sostanze dannose.
Ecco che, mentre il comparto agricoltura cerca una soluzione ai problemi produttivi legati ai cambiamenti climatici, il consumatore deve sapersi difendere da speculazione e da attacchi diretti alla sua salute. L’unico modo per riuscirci è di leggere attentamente il cartellino dei prodotti per capire da dove provengano le ciliegie.
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