Scopriamo cosa succede in caso di decesso di uno dei cointestatari di un conto corrente. Il superstite potrà continuare a usare i soldi?
Tra le pratiche burocratiche e le incombenze in seguito al decesso di un familiare ci sono problematiche che non si sa come affrontare. Una di queste riguarda la cointestazione del conto corrente con la persona deceduta.
![Successione conto corrente cointestato](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/04/Punto-interrogativo-Cityzen.it-20240423.jpg)
Il conto corrente si può cointestare a più persone. Solitamente scelgono questa soluzione i coniugi, meno frequentemente i genitori e i figli. Il denaro depositato appartiene a tutti i cointestatari ma occorre distinguere i conti cointestati per tipologia. Ci sono quelli a firma disgiunta che permettono ad ogni titolare di operare in assoluta libertà e quelli a firma congiunta che per alcune operazioni richiedono la presenza di tutti i cointestatari.
La prima tipologia è la più scelta tra marito e moglie o comunque tra persone che hanno la massima fiducia gli uni nei confronti degli altri. Prelievi, versamenti, bonifici, pagamenti, il conto permette di gestire con facilità i risparmi ma cosa accade in caso di decesso di uno dei cointestatari? La differenza tra conto a firma congiunta e disgiunta è fondamentale per rispondere in modo esaustivo alla domanda.
Conto a firma disgiunta e congiunta, cosa accade dopo il decesso di un cointestatario
Indipendentemente dalla tipologia di conto cointestato, alla morte di un titolare la quota di denaro a lui/lei appartenente – e solo quella – cadrà in successione. Se, ad esempio, i cointestatari dovessero essere due allora cadrà in successione il 50% della somma presente sul conto. Arriviamo alle differenze tra conto a firma disgiunta e congiunta.
![Successione conto corrente cointestato](https://www.cityzen.it/wp-content/uploads/2024/04/Banca-Cityzen.it-20240423.jpg)
Nel primo caso il contitolare sopravvissuto avrà piena autonomia nella gestione del conto. Potrà effettuare ogni operazione in totale libertà. Significa che in questo caso l’identificazione degli eredi del defunto e lo svolgimento delle pratiche di successione non bloccheranno i cointestatari che potranno continuare ad usare il conto. Se il conto è a firma congiunta, invece, si andrà incontro a conseguenze differenti.
Il contitolare sopravvissuto non potrà effettuare operazioni fino a che la successione non si completerà. Significa che i soldi non potranno essere toccati fino a che non si individueranno gli eredi, le loro quote spettanti e si cureranno le pratiche di successione. Gli eredi per ottenere le somme spettanti dovranno presentare dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate e pagare le eventuali imposte di successione/donazioni che dipendono dall’importo dell’eredità e dal grado di parentela con il defunto.