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Cambio campanello e citofono: ti hanno sempre fatto pagare anche se non ti spettava

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Valentina Giungati

Il cambio del citofono, il nome sul campanello ed altre modifiche di questo tipo hanno sempre un costo ma chi deve pagare?

Sono varie le spese che si affrontano quando si affitta una casa, queste sono piccole ma comunque ripetute e possono diventare onerose. La legge è molto chiara e stabilisce cosa deve essere corrisposto dall’inquilino e cosa invece è a carico del proprietario di casa.

Cambio campanello e citofono, chi paga (cityzen.it)

La cosa migliore è trovare dei punti d’incontro, sempre nel rispetto delle leggi, affinché sia possibile per tutti avere una buon rapporto, sia nello stabile dove si è residenti e sia con il proprietario dell’immobile.

Cambio campanello e citofono: a carico di chi sono i costi

Secondo quanto stabilito dall’articolo 1576 e 1609 del Codice Civile l’affittuario è il soggetto che si occupa delle spese relative alla piccola manutenzione. Quindi in generale tutto quello che deriva dal suo uso dell’immobile. Quando si parla di spese specifiche che non sono direttamente connesse a questi oneri allora la situazione cambia, queste devono essere corrisposte dal conduttore. Quindi quando si tratta di sostituire il citofono oppure le targhette, la spesa non può essere riversata sull’inquilino, anche se questo accade molto spesso.

Costi di manutenzione, a chi spettano quando si è in affitto (cityzen.it)

La questione è molto articolata quando si tratta di locazione. I rapporti possono essere fondati sulla cooperazione reciproca quindi senza dover andare a spulciare di volta in volta la legge oppure possono fondarsi semplicemente su cosa è previsto in termini normativi. In generale è utile sempre confrontarsi. A volte infatti si trova dall’altra parte una persona collaborativa.

Quando si sceglie di gestire in autonomia la cosa va detto che, laddove si viva in un condominio, è fondamentale comunque tenere conto di quanto stabilito in assemblea. In molti casi non si può scegliere arbitrariamente di collocare un tasto fuori la porta o di inserire il proprio nome nel citofono comune, ma bisogna parlare con l’amministratore che quindi farà anche presente quali sono i costi da sostenere.

Quello che si può fare è quindi parlare con l’amministratore condominiale e con il proprietario dell’immobile e farsi corrispondere quanto dovuto o farli mettere in contatto diretto. La cosa fondamentale in questi casi è seguire l’iter senza prendere decisioni autonome. Diversa è la questione quando si abita invece in una casa autonoma dove quindi ci si può confrontare direttamente con il proprietario senza passare per le regole condominiali.

Valentina Giungati

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