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Bonus caldaia a pellet e doppio bonus | Conto Termico e detrazioni

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Dario Quattro

Possibilità di contributo economico in virtù del Conto Termico e le detrazioni fiscali, come funzionano i bonus per la caldaia a pellet

Sono a tanti in domandarsi, in tema caldaia a pellet, cosa prevedono i bonus che permettono la possibilità delle detrazioni fiscali e quella del contributo economico, in relazione al Conto Termico. L’acquisto di una caldaia è un investimento importante e prezioso che in molti considerano, al fine di garantire una maggior convenienza in ottica riscaldamento.

caldaia a pellet e bonus: cosa prevedono le misure – cityzen.it

Anzitutto lo sconto in fattura per la caldaia a pellet, laddove i clienti finali pagano soltanto la cifra restante, a seguito dell’applicazione che prevede lo sconto. Nel caso, per ipotesi, di un conto totale dall’ammontare di 5mila euro, si potrebbe ottenere lo sconto in fattura pari al 65 per cento, con il saldo del cliente, dunque, di 1.750 euro. Per quanto riguarda invece la detrazione fiscale, tramite quest’ultima i consumatori finali possono avere un risparmio anno dopo anno rispetto alle tasse da pagare.

Occorre che i clienti prima saldino la fattura e poi possano usufruire del bonus, in modo tale da compensare l’esborso con lo sconto sulle tasse. Ipoteticamente, se il prezzo d’acquisto della caldaia a pellet fosse di 2mila euro, ed il bonus, come l’ecobonus o il bonus casa, prevede lo sconto pari al cinquanta per cento, si otterrebbero mille euro che andrebbero detratti dalle tasse, ovvero cento euro l’anno per dieci anni.

In tema bonus stufa a pellet, c’è anche la possibilità legata alle detrazioni per la ristrutturazione, il Superbonus. Le caldaie a biomassa sono comprese tra i lavori previsti al fine di rendere la casa maggiormente efficiente sotto l’aspetto energetico. La stufa a pellet, viene ritenuta alla stregua degli elettrodomestici, per tanto rientra nel bonus mobili, si legge ancora. Ciò che conta è tener presente che le varie agevolazioni non si possono cumulare, e di riflesso quando si opta per comprare la stufa a pellet occorre prestare attenzione alla scelta dell’incentivo più vicino alle esigenze e alla situazione dell’interessato.

Caldaie a pellet e bonus, il Conto Termico: a chi si rivolge e funzionamento

Quando si parla di Conto Termico si fa riferimento ad un incentivo a cui l’esecutivo ha dato vita in modo da favorire l’efficienza energetica nelle case e nelle aziende, cosicché si riducano i costi in bolletta e si promuova un ambiente più pulito. La gestione del Conto Termico si riconduce al GSE, il quale eroga degli importi in relazione alla sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento in favore di caldaie a biomasse oppure termocamini.

Bonus caldaia a pellet, come funzionano e dettagli – cityzen.it

Si tratta di un meccanismo rivolto a beneficiari privati, condomini, imprese e PA. Può essere il caso di un privato o di una azienda che ha deciso di comprare una caldaia a pellet per la sostituzione di un vecchio impianto, a condizione che quest’ultimo fosse alimentato tramite gasolio, carbone, biomassa oppure olio combustibile. Occorre poi, spiega Trend Online, che il nuovo dispositivo abbia una potenza non oltre il dieci per cento rispetto a quello che c’era.

Nel caso in cui si rispettassero tutti i requisiti previsti per accedere al Conto Termino per la caldaia a pellet, si otterrebbe un rimborso che copre fino al sessantacinque per cento della spesa legata all’installazione dell’impianto. In merito alla presentazione della richiesta, occorre tener presente che la gestione dei fondi riguarda il GSE, pertanto occorrerà inoltrarla all’ente, facendo riferimento agli specifici moduli da poter trovare sul portale.

Per quanto riguarda installazione e/o la sostituzione, è chiaro che il tutto dovrà esser realizzato dai tecnici qualificati ed abilitati, i quali produrranno la documentazione del termine dei lavori, secondo norma di legge, che poi giungerà al GSE. È bene seguire attentamente ciascuna delle fasce dei lavori, visto che occorre cominciare con le foto del precedente impianto, per dimostrare che funzioni e che sia installato.

Soltanto quando si ha l’approvazione, si possono dar inizio ai lavori, i quali finiranno con altre immagini dell’intervento fatto e di quello nuovo oggetto di installazione. Questi alcuni dettagli generali sui bonus e sul funzionamento, ma è bene ed opportuno approfondire tutto nel dettaglio presso esperti del campo e professionisti in materia, così da saperne di più e chiarirsi eventuali dubbi.

Dario Quattro

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