BCE, il taglio dei tassi porta a rate del mutuo più leggere, ecco di quanto

Dopo un’attesa che è sembrata infinita, adesso si aspetta il taglio dei tassi di 25 punti base, ecco i vantaggi che porterà.

Da luglio 2022 la BCE ha iniziato una politica di rialzo dei tassi che ha pesato moltissimo su famiglie e imprese; adesso dopo 10 aumenti consecutivi, si vedono i primi risultati, l’inflazione è scesa e si pensa a un primo taglio di 25 punti base.

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Grazie al taglio dei tassi le famiglie pagheranno meno cara la rata del mutuo – Cityzen.it

Le conseguenze positive di questa decisione si riverseranno in diversi ambiti: dalle rate dei mutui più leggere, fino al debito pubblico meno pesante, dall’accesso maggiore al credito ma anche al calo dei rendimenti dei titoli di Stato.

Tutti i vantaggi del taglio dei tassi, ecco quanto si risparmierà sulla rata del mutuo

In seguito al primo taglio dei tassi dopo gli innumerevoli aumenti si verificheranno una serie di condizioni economiche favorevoli sia per le imprese che per i cittadini.
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L’inflazione è scesa e la BCE pensa al taglio dei tassi – Cityzen.it
L’attesissimo e annunciato taglio di 25 punti sarà in grado di dare una spinta all’economia, ma anche all‘occupazione, ai consumi e non da ultimo al mercato immobiliare, grazie a mutui più “leggeri” e al maggior accesso ai finanziamenti.
Al momento si attende il taglio di 25 punti base da parte della BCE, che se venisse confermato andrebbe a dare una boccata d’ossigeno soprattutto alle famiglie che hanno in essere un mutuo a tasso variabile. In media, si attende una riduzione della rata di 18 euro, valore che ovviamente può variare in base alla tipologia e status del mutuo stesso.
Come riporta l’agenzia ANSA, “la rata di un mutuo medio variabile, arrivata a maggio 2024 a 747 euro, potrebbe scendere complessivamente di circa 37 euro entro la fine dell’anno e di 55 euro entro giugno 2025“. Cifre e ribassi che faranno certamente felici molti italiani, sempre se ovviamente questo taglio sarà confermato.
La bella notizia è che le banche hanno già cominciato ad offrire prodotti finanziari più convenienti, indipendentemente dall’annuncio dei tagli. Infatti, l’Abi ha rilevato che i tassi medi sui finanziamenti e mutui per l’acquisto di immobili sono diminuiti al 3,67% rispetto al 3,79% dei mesi scorsi e al 4,42% della fine del 2023.
Oltre a questo dato, però, dobbiamo anche valutare gli altri effetti positivi che arriverebbero a cascata. Un credito dalle condizioni più favorevoli potrebbe spingere le imprese a investire di più, e quindi anche ad assumere.
Buone nuove anche per lo Stato, che col taglio dei tassi diminuirà il debito complessivo, debito che ad oggi è di circa 2.900 miliardi di euro. Si stima, dunque, un risparmio di 3 miliardi di euro solamente per quest’anno. Se la BCE taglierà i tassi di 100 punti base il risparmio salirà anche a 10 miliardi di euro per il 2025.
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