Aumenti in busta paga: l’INPS specifica i nuovi importi e i limiti

Importante novità: aumenti in busta paga a partire dal 2024. L’INPS specifica quali sono i nuovi importi e i limiti previsti dalla legge.

Con l’inizio del nuovo anno sono state introdotte importanti novità che riguardano le buste paghe dei lavoratori. Per chiarire la situazione l’INPS ha deciso di pubblicare una circolare, quella del 16 gennaio, in cui fornisce tutte le istruzioni da seguire per effettuare correttamente i calcoli.

aumenti in busta paga a partire dal 2024
Aumenti in busta paga: importi e limiti  – Cityzen.it

Gli aumenti in busta paga cui stiamo facendo riferimento, altro non sono che la conseguenza dell’approvazione del taglio del cuneo fiscale e contributivo, che avverrà per effetto delle Legge di Bilancio 2024. Così a partire dal nuovo anno, alcuni lavoratori e lavoratrici dipendenti vedranno lievitare i loro stipendi.

Aumenti in busta paga: la circolare INPS che fornisce i chiarimenti dovuti

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 c’è stata la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo, di cui si è tanto parlato nel corso del 2023. Si tratta di un’importante riduzione fiscale che interesserà le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, che hanno una retribuzione inferiore a 35.000€. In favore di questa categoria di lavoratori saranno previsti importanti aumenti in busta paga.

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Taglio del cuneo fiscale e contributivo – Cityzen.it

Ma esattamente che cos’è il taglio del cuneo fiscale? Il cuneo fiscale è la differenza che sussiste tra il costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la retribuzione netta realmente percepita dal lavoratore. Questo valore è dato da imposte e contributi proporzionati alla retribuzione di ogni singolo lavoratore. È compito del datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, versare imposte e contributi.

Con la riduzione di cuneo fiscale il lavoratore percepisce un importo aggiuntivo. Con la circolare numero 11 del 16 gennaio 2024, l’istituto previdenziale ha fornito le istruzioni relative al taglio del cuneo fiscale. In tale occasione, l’INPS ha stabilito a chi spettano i benefici legati alla Riforma fiscale e in che misura. Così come stabilito dall’INPS, gli aumenti in busta paga saranno riconosciuti in misura pari al:

  • 6% per coloro che hanno una retribuzione imponibile fino a 2692 euro lordi al mese;
  • 7% per le retribuzioni imponibili fino al 1923 euro al mese.

Non si fa in tempo ad abituarsi alla novità che c’è già una nuova idea che si fa largo: l’imposta patrimoniale globale. Si tratterebbe di un’imposta da applicare ai redditi dei lavoratori e non solo, con lo scopo di contrastare le disuguaglianze salariali e sociali. Al momento si tratta solo di un’ipotesi che avrebbe lo scopo di ridurre il costo della vita dei lavoratori e migliorare l’educazione per la prossima generazione.

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