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Assistenza domiciliare gratuita: i vantaggi sono assicurati, ma non tutti li conoscono

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Antonia Festa

Una delle agevolazioni più vantaggiose della Legge 104 è l’assistenza domiciliare gratuita. Chi può richiederla e in che modo?

I disabili titolari di Legge 104 possono beneficiare di diverse agevolazioni, tra cui servizi di assistenza domiciliare gratuiti.

La Legge 104 prevede l’assistenza domiciliare gratuita (cityzen.it)

I presupposti per richiederli sono stabiliti dalle Amministrazioni locali e, nella maggior parte dei casi, sono destinati a disabili e soggetti non autosufficienti, ad anziani, persone con particolari condizioni di salute o affette da malattie croniche e terminali. 

Le ASL, infatti, richiedono il riconoscimento di un determinato grado di invalidità. Vediamo, dunque, quali sono i requisiti per usufruire dell’assistenza domiciliare gratuita.

Assistenza domiciliare gratuita con la Legge 104: tutte le condizioni per ottenerla

L’assistenza domiciliare gratuita per i titolari di Legge 104 necessita di una specifica percentuale di disabilità o invalidità.

A chi spetta l’assistenza domiciliare? (cityzen.it)

Si tratta di un beneficio essenziale, perché consente di monitorare i sintomi e il decorso della malattia, di somministrare cure e ricevere supporto psicologico direttamente a domicilio, senza obbligo di spostamento della persona con handicap.

Il servizio è garantito direttamente dal Sistema Sanitario Nazionale, in favore dei soggetti ritenuti
più fragili e comprende l’erogazione di prestazioni mediche, riabilitative, infermieristiche e di aiuto infermieristico necessarie a seconda dello stato di salute del richiedente. Le cure, infatti, devono servire a migliorare le condizioni di vita dell’ammalato, direttamente nell’ambiente domestico, evitando il ricorso al ricovero in ospedale.

In particolare, sono due le tipologie di assistenza a domicilio:

  • ADP (Assistenza Domiciliare Programmata): prevede le cure di livello base e prestazioni mediche e riabilitative per coloro che non riescono a deambulare;
  • ADI (Assistenza Domiciliare Integrata): prevede cure professionali specifiche per i soggetti che hanno gravi problemi di salute, in base a vari gradi di assistenza.

La richiesta per l’assistenza domiciliare può essere presentata non solo dal malato ma anche dal caregiver, dal medico o da un familiare.

Nel caso in cui la situazione è solo temporanea, sono riconosciute prestazioni base, mentre per i periodi prolungati è necessario un accertamento medico, che deve tener conto delle reali necessità del malato e della sua famiglia. A tal fine, viene redatto un Progetto di Assistenza Individuale (PAI) e un Progetto Riabilitativo Individuale (PRI).

Chiariamo, infine, che la Legge 104 garantisce la gratuità dell’assistenza domiciliare. Le cure, infatti, sono a carico del SSN per i primi 30 giorni successivi alle dimissioni ospedaliere, mentre dopo sono coperte al 50%. La restante parte è versata dal Comune di residenza, sulla base dell’ISEE posseduto. In alcuni casi possono anche attivarsi i servizi sociali specifici, operanti a livello locale, in base ai bisogni dei pazienti.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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