Al via i primi pagamenti per i beneficiari dell’Assegno di inclusione e l’INPS pubblica un messaggio con alcune precisazioni.
È partito il 15 marzo 2024 il primo pagamento dell’ADI, ovvero dell’Assegno di inclusione per i beneficiari che hanno inviato la domanda a febbraio.
Si specifica, che l’invio è subordinato all’esito positivo dell’istruttoria e alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD). A renderlo noto è il Messaggio INPS numero 1090 pubblicato sul sito dell’Ente il 14 marzo 2024. Ecco i dettagli.
All’interno della comunicazione l’INPS non solo precisa cosa devono fare i beneficiari per ottenere l’Assegno di inclusione, ma comunica alcune novità davvero interessanti.
In particolare, l’INPS comunica che i beneficiari riceveranno un messaggio SMS oppure una email con l’invito di recarsi presso gli uffici postali per ritirare la Carta di inclusione. L’importo sarà già accreditato sulla Carta.
Invece, i nuclei familiari che hanno ricevuto i pagamenti nei mesi precedenti, qualora i requisiti sono gli stessi dell’Assegno di inclusione, riceveranno l’importo il 27 marzo.
L’INPS rende noto anche che a partire dal mese di marzo la verifica dei requisiti si baserà sull’ISEE 2024. Di conseguenza, in caso di assenza dell’ISEE aggiornato i pagamenti dell’assegno ADI saranno sospesi, in attesa della nuova attestazione.
Inoltre, come si legge nel messaggio INPS 1090: “per le domande che abbiano avuto esito positivo dell’istruttoria, è sempre necessaria, da parte di tutti i richiedenti l’accesso alla misura, l’iscrizione alla piattaforma SIISL e la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, in mancanza delle quali non potrà essere disposto il pagamento”.
Dal 18 marzo l’INPS metterà a disposizione il Modello ADI-Com esteso. Si tratta di un modello che ogni componente maggiorenne che fruisce di ADI dovrà utilizzare per comunicare alcuni dati obbligatori come:
La novità più interessante è la seguente: la carta di inclusione potrà essere utilizzata per il pagamento delle rate del mutuo. In tal caso l’INPS effettuerà la verifica sull’ISEE per controllare la presenza di un mutuo per la casa principale. I controlli saranno effettuate sia sulle domande già presentate sia su quelle nuove.
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