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Attualità

Arrivano gli accertamenti INPS ed è ‘strage’, ecco cosa succede a chi non risponde all’invito

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Stefania Guerra
È in atto l’accertamento in vita dei pensionati all’estero per gli anni 2024 e 2025: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Cominciano i controlli dell’INPS volti a contrastare il fenomeno degli indebiti, e l’Istituto di previdenza andrà a controllare i pensionati italiani che risiedono all’estero.
Attenzione agli accertamenti INPS in partenza – Cityzen.it
La verifica si svolgerà in due fasi distinte, con la collaborazione di Citibank. In sostanza, si va a chiedere ai pensionati italiani che vivono in altre parti del mondo di dimostrare di aver ancora diritto all’erogazione, e requisito fondamentale è che il beneficiario della pensione sia ancora in vita.

Pensionati all’estero, l’INPS avvia gli accertamenti, ecco cosa succede a chi non è in regola

Come ogni anno, l’Istituto di Previdenza si appresta a controllare le posizioni dei pensionati che vivono al di fuori dell’Italia e lo fa organizzando le operazioni in diverse scadenze e scaglioni.
I pensionati all’estero sono soggetti a controlli da parte dell’INPS – Cityzen.it
L’obiettivo, come detto, è quello di contrastare l’indebita percezione delle prestazioni erogate. I primi a essere chiamati a dimostrare l’esistenza in vita saranno i pensionati residenti in:
  • America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi: i soggetti interessati dovranno produrre l’attestazione richiesta entro il 18 luglio 2024.

A seguire, saranno chiamati al medesimo obbligo i pensionati residenti in:

  • Europa, Africa e Oceania: i soggetti interessati dovranno produrre le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025.

In entrambi i casi vige la medesima regola: chi non dimostra l’esistenza in vita si vedrà sospendere l’erogazione della prestazione.

Più in particolare, i pensionati del primo scaglione dovranno riscuotere l’assegno di persona, entro il mese di agosto 2024 presso le Agenzie Western Union del Paese di residenza.

I soggetti del secondo scaglione, invece, dovranno effettuare la medesima azione, ma entro febbraio 2025.

Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento delle rate di settembre 2024 e di febbraio 2025 sarà sospeso.

Naturalmente, nelle comunicazioni inviate dall’INPS ai pensionati interessati dall’accertamento vi saranno ulteriori dettagli e anche le eventuali esclusioni, nonché tutte le informazioni utili a produrre la prova dell’esistenza in vita. In caso di sospensione delle rate e successivo accertamento l’INPS provvederà anche a erogare gli arretrati.

Stefania Guerra

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