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Anticipo TFR: una straordinaria opportunità per chi smette di lavorare| Ecco come richiederlo

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Antonia Festa

I lavoratori possono richiedere l’erogazione anticipata di una parte di TFR. In quali casi è concesso tale beneficio? Scopriamolo.

Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) costituisce una quota della retribuzione spettante ai lavoratori dipendenti che non viene pagata mensilmente ma viene accantonata periodicamente dal datore, per essere riconosciuta in modalità differita, al termine del rapporto di lavoro (a prescindere dal motivo della cessazione).

I lavoratori possono chiedere l’anticipo del TFR (cityzen.it)

In particolare, ogni dipendente con contratto a tempo indeterminato (anche part-time) mette da parte una cifra corrispondente all’ammontare dello stipendio annuo diviso 13,5. In alcuni casi, gli interessati possono chiedere l’anticipo del pagamento di una parte del Trattamento di Fine Rapporto.

Questa opportunità, tuttavia, non è concessa a tutti ma solo a specifici lavoratori e al ricorrere di determinate circostanze. Vediamo quali sono i presupposti imposti dalla normativa per accedere al beneficio e disporre delle somme di cui si necessita.

Anticipo del TFR: in quali casi viene concesso?

Il codice civile, all’art. 2120, precisa che la richiesta di anticipo del TFR può pervenire solo da coloro che hanno maturato un’anzianità di almeno 8 anni e sono “in costanza di rapporto di lavoro” al momento della domanda. L’anticipo, inoltre, può essere ottenuto solo una volta per ciascun rapporto di lavoro in corso.

L’anticipo del TFR può essere ottenuto solo in determinati casi (cityzen.it)

I CCNL collettivi, aziendali o individuali possono anche stabilire dei requisiti meno stringenti e allargare la platea dei beneficiari. In ogni caso, sono esclusi i dipendenti di aziende in crisi e i soggetti interessati dalla cessione del quinto dello stipendio, a eccezione del caso in cui l’importo del TFR maturato sia superiore a quello del debito residuale.

Può essere anticipato fino al 70% della liquidazione spettante alla data della richiesta. Ovviamente, tale somma sarà detratta dalla cifra totale. L’istanza può essere presentata solo se il lavoratore è costretto ad affrontare spese straordinarie e inderogabili e, in particolare:

  • spese sanitarie straordinarie per terapie mediche o interventi chirurgici, debitamente dimostrate dall’ASL o da un medico convenzionato con il SSN;
  • compera della prima casa di abitazione per sé stesso o i familiari conviventi a suo carico oppure per i figli. In ogni caso, l’acquisto va dimostrato tramite l’atto notarile di compravendita immobiliare;
  • ulteriori spese straordinarie nei periodi in cui il lavoratore dipendente è in congedo parentale, in maternità, in congedo facoltativo (per esempio, per malattia dei figli) oppure in congedo per la formazione continua o extra-lavorativa.

I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, gli accordi aziendali e i contratti individuali possono, però, fissare anche diversi motivi per la richiesta di anticipo di TFR.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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