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Addio ai Bonus casa 2024? La notizia ha sconvolto una categoria di contribuenti

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Antonia Festa

Per accedere ai Bonus casa bisogna possedere specifici requisiti. Esiste una particolare ipotesi in cui l’agevolazione è a rischio, scopriamo quale.

Non tutti i contribuenti possono richiedere i Bonus casa per gli interventi di ristrutturazione, risanamento o efficientamento energetico.

Alcuni soggetti potrebbero dover rinunciare al Superbonus (cityzen.it)

Il prossimo 4 aprile scadrà il termine per beneficiare della cessione del credito e, dunque, le agevolazioni economiche per i lavori edilizi potranno essere ottenute soltanto tramite la Dichiarazione dei Redditi. Questo, tuttavia, comporta dei problemi per una particolare categoria di contribuenti, che rischiano di dover rinunciare ai Bonus casa. Vediamo di chi si tratta.

Stop ai Bonus casa per alcuni soggetti: cosa accadrà dopo il 4 aprile?

Il venir meno della possibilità di accedere ai vari Bonus casa tramite la cessione del credito mette in pericolo i cd. incapienti.

Gli incapienti possono richiedere i Bonus casa? (cityzen.it)

Si tratta di coloro che appartengono alla no tax area perché percepiscono redditi bassi e, dunque, dovrebbero pagare un’imposta annua inferiore alle detrazioni spettanti. Se l’unica possibilità per usufruire di sconti e agevolazioni per gli interventi edilizi rimarrà la detrazione tramite Dichiarazione dei Redditi, questi soggetti saranno fortemente svantaggiati perché non potranno richiedere la propria detrazione.

Gli incapienti, infatti, non hanno una somma IRPEF idonea per assorbire la quota annua di rimborso e, di conseguenza, non possono accedere ai vari Bonus. Tale criticità poteva essere facilmente risolta consentendo a questa categoria di contribuenti di continuare a usufruire della cessione del credito (che era stata originariamente pensata proprio per chi ha redditi bassi), ma le banche e gli uffici postali, che hanno finora svolto il ruolo di intermediari nella cessione, hanno deciso di interrompere tale servizio.

Per risolvere la problematica, molti interessati hanno proposto un intervento da parte del Governo ma, per il momento, non ci sono state iniziative degne di nota. La situazione potrebbe diventare davvero complicata per gli incapienti.

L’elemento fondamentale per poter ottenere la quota di detrazione con la Dichiarazione dei Redditi è possedere un’imposta idonea a coprire del tutto l’ammontare delle detrazioni spettanti per ciascun anno. Se si è esenti dall’IRPEF oppure si possiedono redditi bassi, invece, l’imposta dovuta potrebbe risultare minore delle detrazioni in oggetto.

In queste ipotesi, nonostante il possesso di tutti i requisiti per i Bonus casa, non è possibile beneficiarne e, di conseguenza, le somme andranno perdute. Lo stesso problema potrebbe sorgere anche per i contribuenti che hanno un’imposta a debito su cui applicare l’agevolazione fiscale, se l’importo dei Bonus richiesti è maggiore dell’imposta dovuta. In queste situazioni, infatti, la detrazione non può essere rimborsata o riportata all’anno seguente.

Sulla base di quanto specificato, molte persone temono per l’imminente scadenza della cessione del credito del prossimo 4 aprile e auspicano nuove iniziative da parte del Governo.

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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