A Tor Bella Monaca prende il via “Dove la Butto”: prevenzione e inclusione sociali

La presentazione di “Dove la Butto” ha trasformato il Teatro di Tor Bella Monaca in un laboratorio di impegno civico. Sotto la conduzione di Claudia Conte, l’Unità Itinerante di Villa Maraini – Croce Rossa Italiana, con il sostegno di Roma Capitale e il supporto di Zètema Progetto Cultura, ha illustrato come segnalare via WhatsApp i dispositivi monouso abbandonati possa diventare uno strumento di aiuto concreto per chi convive con la dipendenza.

Geolocalizzazione via WhatsApp: un canale di prossimità

Un semplice messaggio al 339 497 7620 consente ai cittadini di inviare coordinate precise sui punti di raccolta. Questo servizio non si limita al decoro urbano: diventa un contatto diretto con chi vive in condizioni di fragilità, aprendo la porta a un primo approccio di ascolto e supporto sanitario.

Rapidità di intervento e assistenza sul campo

Gli operatori di Villa Maraini arrivano sul posto in tempi rapidi, sostituiscono i dispositivi usati con kit sterili e garantiscono un pronto soccorso in caso di emergenza. Nei primi giorni, questa formula ha già permesso di salvare un uomo di 35 anni da un rischio critico nel quartiere di Tor Cervara.

Storie di riscatto e speranza

Al centro dell’evento la toccante esperienza di un ospite di Villa Maraini, Francesco, che fin dall’infanzia aveva fatto i conti con la dipendenza. Raccontando il suo primo incontro con Marco, operatore ed ex-utilizzatore, a bordo della Jeep della Croce Rossa, Francesco ha svelato l’importanza di uno sguardo empatico: “Quel gesto mi ha fatto sentire accolto, non giudicato. Da quel momento ha avuto inizio il mio cammino di rinascita.”

Il valore di un gesto semplice

Ogni mattina Francesco chiede di pulire la Jeep sporca dal lavoro di strada, perché quel mezzo rappresenta per lui la speranza di poter aiutare a sua volta un’altra persona in difficoltà.

Impegno congiunto di istituzioni e volontariato

Dal palco sono intervenuti Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini e Presidente Emerito della Croce Rossa Italiana, e Don Antonio Coluccia, che ha invitato a considerare la dipendenza come malattia da curare con dignità. Accanto a loro, Nicola Franco (Presidente Municipio VI), il Questore Antonio Pignataro — che ha guidato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di overdose — e Francesco Pastorello, Presidente Croce Rossa Area Metropolitana di Roma, hanno sottolineato l’importanza di un’azione integrata tra istituzioni, terzo settore e comunità.

Musica, cultura e sensibilizzazione

A chiudere la mattinata, il cantautore Massimo Di Cataldo accompagnato dal Maestro Dario Zeno al pianoforte ha regalato al pubblico momenti di riflessione attraverso le sue note. Un modo per ricordare che l’arte e la solidarietà possono camminare insieme verso un obiettivo comune: proteggere la salute, il decoro e la dignità di tutti.

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